sabato 7 gennaio 2012

Cinismi

Il mio ultimo sogno d'amore si è infranto in una notte di luglio dell'anno appena passato.
I ricordi sono ancora tutti lì in fila, nitidi e profumati. 
Sanno dell'odore della sua pelle, dell'afa mista allo smog di Milano durante i mesi estivi, di un sushi consumato insieme, di fumo e menta, di uno spritz per rinfrescarsi all'ora dell'aperitivo.
Sanno dell'odore della mia borsa nuova, del bagnoschiuma da viaggio che ho lasciato da lui, di lenzuola stropicciate, della mia valigia messa nella stanza armadio della sua casa.
 
L'amore infinito che ho provato è direttamente proporzionale al disprezzo che provo ora. 

Questa è stata l'ultima chance che ho voluto dare a un uomo di entrare nella mia vita pronunciando la parola amore. L'amore per me non esiste più. L'ho lasciato per strada e non mi appartiene più. Proprio come per la segretaria 70enne di cui avevo scritto chissà ormai quanti post fa.

L'amore non lo voglio più. Perchè per qualche strana combinazione, per me esiste amore solo dove c'è dolore. Allora no grazie. Ci ho lavorato tanto sopra, ho lavorato su me stessa e mi ha fatto male. Ho capito da dove scattano certi meccanismi ma non riesco a frenarli. 
Piango ancora di fronte alle commedie americane da happy end, è come salutare da lontano qualcosa che non mi apparterrà mai più.

Ho 32 anni e devo iniziare a parlare come mia madre, che mi piaccia o no. "Devi sistemarti, vuoi rimanere sola, e cosa farai quando sarai vecchia?". 
Calcolato? Probabile, ma ha ragione lei, come sempre.
Io me ne sono sempre fregata, ho sempre risposto che a me la vita piaceva viverla giorno per giorno, senza troppi progetti..cosa progettiamo a fare? 
Ho addirittura pensato a soluzioni come la banca del seme, se proprio fossi stata preda della disperazione.
Però ora è diverso. Non ho più niente da perdere, perchè ho già perso tutto quello che per me era importante.
Asciugate le lacrime, diamoci da fare.
E' l'ora di concretizzare, di pensare al mio futuro, di decidere cosa voglio fare da grande.

Dico addio con enorme fatica al mio baby troppo bello troppo giovane e troppo inaffidabile per potermelo ancora permettere.

Invece domani, dopo il brunch con gli amici, incontrerò il banker. Uno di quelli uomini di cui non mi innamorerò mai. Uno di quelli, ho il vago sentore, molto scalpitanti sul lavoro. Uomo in carriera, stipendio da capogiro, 35anni, viaggi in tutto il mondo, in odore di famiglia (pare), molto entusiasta per cose che in me al massimo potrebbero suscitare uno sbadiglio. Uno che chiama "date" il nostro incontro. Uno di quelli, direbbe mia mamma, "da sposare".

So che vi sembrerà brutto e cinico, ma giuro che non lo faccio per avidità. Sono già benestante di mio, non ho bisogno di nessuno. Ma se devo rinunciare alla cosa più preziosa e magica della vita, allora voglio tutto il resto. 
Ho sempre fatto di testa mia. E ho sempre sbagliato. Ho sempre messo avanti il cuore alla ragione. E mi sono fatta male da morire. 
Proviamo ad invertire la rotta, magari non è così male come potrebbe sembrare..vi saprò dire.

7 commenti:

  1. ennò! caspita. no. il banker no.
    che cavolo è successo negli ultimi quattro giorni?! boh, sarà che io ho ancora l'eroismo/idealismo amoroso, ma non mi piace questo post. :(
    però secondo me tu dopo il "date" non lo sopporterai e lo manderai a quel paese :P :)

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  2. spero che tale e tanto cinismo sia solo passeggero. E come sopra credo che il banker non riuscirai a fartelo piacere perchè il tuo non è un cinismo innato.
    Continua con il baby,un trio è più bello!!!

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  3. Bah...
    Io taccio.
    Perché anche io avevo detto basta all'amore, niente più cuore ma solo ragione.
    Il mio Banker era un mobiliere di Pesaro, carino, ricco e imbecille il giusto da pagare tutti i conti.
    Ci ho fatto del gran sesso, l'ho portato in giro come si sfoggia un vestito firmato e poi mi sono innamorata di quello che sarebbe diventato papucco.
    Bello per niente, squattrinato, caciarone e casinista, lontano 400 km dal mio paese ma dolcissimo, con la giusta quantità di affidibilità e imprevidibilità.
    E ho cambiato idea su tutta quella storia della ragione e del sentimento.
    Portati pure a giro il banker e il tuo cinismo, tanto se le cose devono cambiare cambieranno comunque.

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  4. ah, già:
    di anni ne avevo 33, una madre rassegnata al fatto che sarei stata zitella a vita e non sono mai stata né particolarmente bella né particolarmente brillante.
    Come diceva quello in tv: se va bene a me...

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  5. torneremo ad innamorarci non perché crediamo nell'amore, ma perché arriva, vuoi o non vuoi. anche io sono troppo disillusa, come te e tanti tanti altri ho sofferto. ma magari la prossima volta, quando capiterà, sara quella buona.

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  6. E' il momento di stare nel cuore, di entrarci e di vivere il dolore. Lo dice una da: una ventina di flaconcini di fiori di bach allineanti, xanax, psicoterapia, meditazione, yoga e piripi e paparà..

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  7. e no silviè non ce la posso fare a calcolare l'amore....certo sono campionessa olimpica di cinismo, ci ho anche provato a "sistemarmi" con un bravo ragazzo....ma i capelli mi diventavano lisci il che nel mio caso è proprio una mission impossible...certo il materiale maschile di qualità scarseggia, io ci metto del mio non essendo molto incline ai compromessi ma non ce la posso fare...in fondo sono comunque fiduciosa che arriverà un bel compagno con cui condividere la nostra vita! nel frattempo vivo la mia!

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