lunedì 26 marzo 2012

A Camden sono felice

Che sono cambiata, che sono serena, che sembro un'altra persona rispetto a qualche mese fa me lo dicono tutti gli amici che mi conoscono come mi conosco io e che mi hanno frequentato tanto e assiduamente negli ultimi anni.
Questa città mi fa bene all'anima e allo spirito (al fisico no, bevo birra ad ogni ora e mangio troppe schifezze). Il caldo (sì, avete letto bene!) e il sole degli ultimi weekend mi fa innamorare ogni giorno di più delle rive del Tamigi, di Regent's Park, dei bus a due piani, delle persone che si mettono 8 colori addosso e se ne fregano beatamente.
Camden Town è il mio "quartiere" e non vorrei vivere da nessun'altra parte.
Ho lasciato il lavoro schiferrimo, dopo 5 giorni di fancazzismo ne ho trovato un altro: schiferrimo anche questo, ma con i colleghi mi trovo bene e nessuno mi tratta come un mulo da soma.
Ho rivoluzionato la mia vita, forse gli eventi mi hanno costretta a farlo. Un anno fa ho visto ricomparire all'orizzonte il Merda e io, per un istante durato mesi, ho pensato che sarei tornata a Milano, che sarei andata a vivere con lui, che avrei trovato un nuovo lavoro sottopagato nel luccicante mondo degli eventi.
Invece poi le cose sono andate come sappiamo, e ora vivo a Londra, in una cameretta piccola e bianca, la mia occupazione n.1 è andare a vedere band che suonano live nei club di Shoreditch, mi ritrovo a fare il conto delle mance ricevute dai clienti perchè potrebbero determinare la possibilità di una cena fuori durante il weekend, frequento un musicista inglese con i capelli rossi che indossa un giubbotto retrò della Levi's (quelli in jeans chiaro che andavano di moda all'esordio degli anni 90, ma qua fa ancora piuttosto cool) e che ogni giorno mi insegna vocaboli nuovi.
Ho prenotato i biglietti per due festival pazzeschi per quest'estate, non farò le vacanze ma non mi importa nulla tanto, come dice mia mamma, qua sono in vacanza sempre. Anche se forse non ho mai lavorato così tanto in tutta la mia vita.
Ieri ero con il nuovo ginger boy ad ascoltare una band toscana (!!), e il baby australiano mi ha scritto un messaggio.. era a due passi da me. Ciao baby, mi sei piaciuto da impazzire, ma davvero non fai al caso mio, anche se ti ricorderò per sempre come il boy più figo della mia personale collezione.
Ho rivoluzionato la mia vita, non ho niente di quello che avrei desiderato per me un anno fa, o anche meno, eppure oggi sono felice. Strana la vita.

martedì 13 marzo 2012

No news good news?

Dopo giorni di primavera anticipata, al mio riveglio il cielo era grigio. E il mio umore anche. 
Si è fatto vivo (dopo più di un mese), l'australiano bello e giovane. E poi è sparito di nuovo. Allora questa volta mi sono incazzata. Perchè non mi faccio mica prendere per i fondelli da uno che ha appena superato la teenageritudine. Poi ho scoperto che ha una ragazza bella bionda e magra. E allora ti odio. Mavabbè.
Nel frattempo una sera, in un locale in cui non avrei dovuto andare visto che alle 8 del mattino la sveglia sarebbe suonata, ho incontrato un tipo dell'East London. A parte questo, non so niente di lui. So solo che mi ha consumata con gli occhi dal momento in cui mi sono avvicinata alla consolle. Ha provato ad avvicinarsi, mi ha detto qualcosa che non ho capito, l'ho ignorato. Poi me lo sono trovata di fianco, mentre ballavo. E così, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi ha preso la mano. Mi sono voltata, mi ha guardata negli occhi per almeno 20 secondi, e poi mi ha baciata. Per almeno un'ora. Poi è arrivata la classica proposta della "one-night-stand". Al mio "no grazie", mi ha chiesto il numero ed è sparito anche lui. 
Quello che mi chiedo è se ci sia una qualche possibilità di riuscire a vedere per una seconda volta qualcuno, anche solo per conoscere qualcuno. 
Nel frattempo ho verificato il mio estratto conto, e mi sono resa conto che da quando mi sono trasferita ho speso una cifra allucinante in concerti e festival. E il grosso deve ancora venire. L'estate si avvicina, e l'elenco di eventi è pressochè infinito. 
Lo studio procede a rilento, ma comunque cerco di fare il possibile. Nel weekend è previsto l'arrivo della mia migliore amica, che prende un aereo da sola per la prima volta, nonostante le abbia scritto un manuale di istruzioni, mi domando se riuscirà ad arrivare a destinazione. 
L'unico desiderio che ho in questo momento è di riuscire a scrollarmi di dosso questo senso di apatia da 2012 noioso e ripetitivo, per essere al massimo della forma con lei.
Poi spiegatemi cosa cavolo vuole la gente, come si permette di reintrodursi nelle vite altrui nel momento in cui erano già stati accantonati, per poi andarsene di nuovo a proprio piacimento. Ovviamente mi sono riservata il diritto di dirgli chiaramente che non è più il benvenuto, forse ho sbagliato, forse no, ma mi è sembrato liberatorio e doveroso. E quello che è giusto per me, è giusto e basta.