domenica 1 maggio 2011

Lusinghe nella Notte Bianca

Sabato alternativo in terra natia. Abbandonata la provincia, partiamo per la Notte Bianca del capoluogo toscano.

La serata inizia con una cenetta tra amiche appena fuori dal centro per evitare la ressa. Optiamo per un ristorantino fuori porta dove facciamo incetta di energie a suon di crostacei e Falanghina.
Ci prepariamo così ad una passeggiata di 2 km che ci porta nel centro storico di Firenze. La folla aumenta mano a mano che raggiungiamo Ponte Vecchio, il porticato degli Uffizi e Piazza della Signoria.

Nonostante le nuvole il tempo ci ha graziate con assenza di pioggia e temperature gradevoli. I Lungarni sono illuminati dai lampioni colorati e dal riverbero che questi creano sulle acque del fiume.
Il mio inseparabile i-phone immortala le strade e i ponti storici presi d'assalto dalla folla, i palazzi rinascimentali illuminati a festa, una band di giovanissimi che sulle note jazz della loro musica, creano atmosfere che difficilmente sono riuscita a respirare in altre città. 

Un giro di telefonate mi porta a dirigermi in Piazza Santa Croce, una sorta di girone infernale dove riuscire a incontrarsi diventa quasi impossibile, ma noi ci riusciamo lo stesso. 
Ci uniamo a un gruppo della provincia, e nel gruppo ci sono i miei "flirt platonici". 
Due amici, quasi coetanei, entrambi molto interessanti, ma diversissimi tra loro. 
Uno è già maturo, serio e colto, gentile e raffinato.
L'altro è uno scazzone, divertente, naif, infantile.
Parlo con l'uno e subentra l'altro, che mi trascina via per un po', ma poi mi raggiunge il primo, e allora mi riavvicino a lui. E' come una danza a tre, troppo affollata, ma forse no, in fondo 3 è da sempre il numero perfetto per antonomasia.
In tutto questo qualche voce femminile carica d'invidia si distingue nel coro del gruppo, ma non me ne preoccupo, che ci posso fare io..non posso che approfittare del piacere sottile del sentirmi contesa, che non capita mica così spesso, e soprattutto non capita con uomini di un certo tipo.
In tutto questo valzer di sguardi, sorrisi, lievi contatti fisici, il pensiero del merda si annebbia un po', ma so che è solo una distrazione, piccola e innocua, e che allo stato di fatto posso concedermela senza nessuna remora. 
E stamattina mi arriva una richiesta un po' più esplicita, è l'infantile che approccia in modo più diretto. 
E io assecondo, che certe situazioni non richiedono altro che di essere godute nel loro evolversi, poi si vedrà.

Buon primo maggio a chi ha la fortuna di poterlo festeggiare. Io, 30enne precaria e mal pagata, smaltisco qualche mail. Ma con il sorriso. Che almeno un lavoro (precario) ce l'ho.

2 commenti:

  1. Immagino le invidiosette! Hihihi.. Chissà che meraviglia Firenze.

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  2. primo maggio???no io ho fatto finta che fosse una domenica come un'altra che se penso al lavoro mi viene un colpo. goditi le lusinghe e avanti...

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