martedì 26 aprile 2011

e le vacanza pasquali in provincia

Quattro giorni frenetici, divisa tra family e amici. La ex coinquilina arriva con il frecciarossa direttamente dalla city e sarà mia ospite al paesello per tutti i giorni di festa.
Il tempo non è dei migliori, l'idea di fare un salto al mare si affaccia, ma nuvoloni che minacciano pioggia mi hanno fatta desistere. La mia salute precaria da ormai una settimana ha fatto il resto.
Ci sono stati gli imprevisti. Alcuni belli, altri un po' meno.
La mia migliore amica si è dolorosamente separata dal suo fidanzato dopo 10 anni di storia d'Amore. Sì, quello con la A maiuscola. Il dolore posso solo immaginarlo, lo leggo tra le sue lacrime, lo ritrovo in quel tono di voce spezzato al telefono. La conosco da 29 anni, ma questa è la prima volta che la vedo piangere. E' la prima volta che sono io a cercare di dare il mio misero appoggio a lei. Di solito è suo compito correre ai ripari per lenire qualche guaio, l'ennesimo, che mi sono combinata.
Salto la serata mondana in programma per il giovedì sera e corro nel suo micro appartamento per stare con lei fino a tardissimo, e nel mentre arriva un messaggio inaspettato, mi sussulta il cuore, è LUI, mi scrive, divento paonazza, ma non voglio interrompere niente, il pensiero di quel messaggio lo coltiverò più tardi, nella mia solitudine, adesso la mia amica ha bisogno di me.
Il giorno dopo sembro una trottola, corro da un posto all'altro e nel frattempo lavoro, e prendo l'i-phone per mandare via una mail urgente, c'è un altro SMS che dice così:
"Vedi che ti penso"
Gioia e giubilio, non capisco più niente, non voglio capire più niente, va bene così.
Corro in stazione, il treno che arriva dalla City è puntualissimo, e con la ex coinquilina voliamo a casa, ci cambiamo, di corsa raggiungiamo le mie amiche a una cena in un locale nuovo così provinciale da farmi quasi vergognare per il suo aspetto "alla buona", così dimesso, così semplice. Ma la ex coinquilina apprezza, si diverte, io ne sono contenta, e mi rendo conto che un raduno del genere, con tutto il nostro gruppo storico di amiche, non capitava dal 1997. 
Le cene fuori si alternano ai pranzi luculliani organizzati da mamma, le serate in piazza a bere digestivi si alternano alle passeggiate pomeridiane nei centri toscani della zona.
Rivedo le ultime conoscenze interessanti, mi rendo conto di fare un certo effetto sul genere maschile in questo periodo, forse è per l'aria stralunata che gli avvenimenti dell'ultima settimana mi hanno provocato.
Non c'è niente di definitivo nè di certo, le mie ansie e le mie paure sono sempre dietro l'angolo, mi spiano e mi osservano, sono pronte ad aggredirmi al minimo cenno di "via libera", ma cerco comunque di mantenere la calma, anche se ogni tanto sento che mi sfugge.
Non so niente, a parte una cosa: sto facendo tutto quello che di meglio potrei fare per me stessa. E buonanotte.

5 commenti:

  1. Poverina la tua amica.. Mi si Gela il sangue quando vedo che certe storie finiscono.
    Mentre il M. .... Non so cosa pensare..
    La mia amica Simo ti direbbe di correre fra le sue braccia.

    RispondiElimina
  2. Brava, il tuo meglio per te stessa è proprio quello che ti occorre!! ;-)

    RispondiElimina
  3. brava!! il meglio per te!! è esattamente con questa idea che costruirai la tua vita bellissima!

    RispondiElimina
  4. quanto mi gasano le frasi come questa:
    "sto facendo tutto quello che di meglio potrei fare per me stessa "

    è qui la soluzione per tutto, anche quando non sembra così facile !!!!

    un abbraccio !!!

    RispondiElimina
  5. Mi sembra di aver messo tutte d'accordo :-)
    Grazie fanciulle!!
    @giulietta: la tua amica Simo? ;-)

    RispondiElimina