lunedì 30 aprile 2012

Italians do it better?

Oggi mi sono esplose le coronarie quando nel cafè in cui lavoro sono arrivati 4 modelli inglesi che più belli non si può. Ma io, da brava sfigata, ho dato il mio numero a un tipo italiano che ci sta provando da quando mi ha vista il primo giorno di lavoro e di cui (giuro!), non volevo sapere niente di niente, perchè non mi piaceva, perchè con gli italiani ho chiuso, perchè ho bisogno di migliorare l'inglese. 
E invece ho scritto le 12 cifre nel foglio delle ordinazioni mentre lui mi guardava con aria assonnata perchè ieri notte è andato a dormire alle 6 (il che lascia poco spazio all'immaginazione).
Mah. A volte mi stupisco di me stessa, quando non so (ancora!) cosa voglio dalla vita. Mi chiedo quando la smetterò di uscire con uomini che mi vogliono chiaramente solo portare a letto per poi salutarmi il giorno dopo. 
Il musicista, per esempio, ha dato sfogo ai suoi ormoni e poi è svanito nel nulla (con ben poco dispiacere da parte mia, per dire la verità). E invece è riapparso il baby australiano che venerdì torna da una vacanza all'estero e a questo punto non mi frega niente, faccio quello che mi sento e basta.
Non voglio lamentarmi. Perchè ora sono diventata brava ad autogestirmi, il che vuol dire che non sono più in grado di sentire niente di diverso da pura attrazione fisica per l'altro sesso.
Però mi piace da morire il modo in cui un uomo mi fa capire che mi vuole, cosa che non riesce molto bene agli inglesi (anche quelli bellissimi e ipercool). 
Il mio amico mi suggerisce che la mia "ricaduta" nel mondo dell'italiota medio, un po' puttaniere un po' gentleman, fa parte del mio essere donna che vuole essere corteggiata. Può darsi. Ma che così sia. Tanto non mi innamoro più. E allora sono salva. 

8 commenti:

  1. “Certo che mi piace il tempo passato con te. Non è quello il problema. Credevi fosse quello il problema? Non lo è. Il fatto è che potrei anche farne a meno. Insomma quale affidamento si può fare sulla mia persona se le premesse sono queste? Potrei anche farne a meno. La domanda che viene – ma che non ti svelo – è questa: posso farne a meno perché non è abbastanza? Oppure posso farne a meno perché col tempo mi è cresciuto un guscio di noce duro a sufficienza da fare a meno di chiunque?” rafeli blog

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    1. Esatto. Come dice las, questo è un carico da 90. Quanto è vero!

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  2. c'è tutto un mondo nelle tue parole che condivido...
    ma poi kirsebar c'ha messo il carico da 90 ....

    per cui...

    let's go girls !

    :)

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    1. let's go las! always :) (avremo molto da parlare noi 2 :))

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  3. Ciao Brocchetta. Te l'ho detto mille volte, ma adoro il tuo blog.Ogni volta è sempre il primo che vengo a leggere, in cerca di nuovi post.

    Ti volevo dire che sto per trasferirmi a Londra anch'io. Dovrei partire la prossima settimana. Sarò ospite da un'amica per una decina di giorni e intanto devo cercare casa e lavoro. Per caso, dove vivi tu c'è una stanza come la tua che si libera?

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    1. ma davvero?!? wow che notizia!! vedrai, ti piacerà un sacco stare qui! purtroppo non so di stanze libere, anzi credo che ci voglia anche fortuna a trovarne una decente, ma con un po' di sbattimento ce la farai! se poi dovessi sentire qualcosa, ti comunico tutto. aggiornami su tutto!

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  4. ... ma io credo che stare al passo con se stessi piuttosto che con gli altri è dura.
    ma è anche una grossa soddisfazione ;-)

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  5. decisamente grandissima soddisfazione :)

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