martedì 13 marzo 2012

No news good news?

Dopo giorni di primavera anticipata, al mio riveglio il cielo era grigio. E il mio umore anche. 
Si è fatto vivo (dopo più di un mese), l'australiano bello e giovane. E poi è sparito di nuovo. Allora questa volta mi sono incazzata. Perchè non mi faccio mica prendere per i fondelli da uno che ha appena superato la teenageritudine. Poi ho scoperto che ha una ragazza bella bionda e magra. E allora ti odio. Mavabbè.
Nel frattempo una sera, in un locale in cui non avrei dovuto andare visto che alle 8 del mattino la sveglia sarebbe suonata, ho incontrato un tipo dell'East London. A parte questo, non so niente di lui. So solo che mi ha consumata con gli occhi dal momento in cui mi sono avvicinata alla consolle. Ha provato ad avvicinarsi, mi ha detto qualcosa che non ho capito, l'ho ignorato. Poi me lo sono trovata di fianco, mentre ballavo. E così, come se fosse la cosa più naturale del mondo, mi ha preso la mano. Mi sono voltata, mi ha guardata negli occhi per almeno 20 secondi, e poi mi ha baciata. Per almeno un'ora. Poi è arrivata la classica proposta della "one-night-stand". Al mio "no grazie", mi ha chiesto il numero ed è sparito anche lui. 
Quello che mi chiedo è se ci sia una qualche possibilità di riuscire a vedere per una seconda volta qualcuno, anche solo per conoscere qualcuno. 
Nel frattempo ho verificato il mio estratto conto, e mi sono resa conto che da quando mi sono trasferita ho speso una cifra allucinante in concerti e festival. E il grosso deve ancora venire. L'estate si avvicina, e l'elenco di eventi è pressochè infinito. 
Lo studio procede a rilento, ma comunque cerco di fare il possibile. Nel weekend è previsto l'arrivo della mia migliore amica, che prende un aereo da sola per la prima volta, nonostante le abbia scritto un manuale di istruzioni, mi domando se riuscirà ad arrivare a destinazione. 
L'unico desiderio che ho in questo momento è di riuscire a scrollarmi di dosso questo senso di apatia da 2012 noioso e ripetitivo, per essere al massimo della forma con lei.
Poi spiegatemi cosa cavolo vuole la gente, come si permette di reintrodursi nelle vite altrui nel momento in cui erano già stati accantonati, per poi andarsene di nuovo a proprio piacimento. Ovviamente mi sono riservata il diritto di dirgli chiaramente che non è più il benvenuto, forse ho sbagliato, forse no, ma mi è sembrato liberatorio e doveroso. E quello che è giusto per me, è giusto e basta.

2 commenti:

  1. "...e quello che è giusto per me è giusto e basta ..."


    e mi sembra che non ci sia da aggiungere altro se non un ma CIAOOOOOOOOOO gnocchetta !

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  2. eh sì eh. eccomunque sta cosa del "conoscere" è anche uno dei miei argomenti preferiti ultimamente. che vabò, io non sono a londra, e vedo sempre le stesse quarantatre (numero a caso, ma tendenzialmente basso) persone. ma da lì a conoscerle (e lo scriverei in corsivo, se sapessi come fare) ce ne passa. insomma, credo che se fossi al tuo posto mi sentirei davvero in difficoltà, credo, estraniata. sai cosa, forse, però? che a volte si può rischiare di passare per pesanti, se si vede qualcuno che vorremmo conoscere: sceglierlo, cercarlo noi, non stare sempre in balia delle convenzioni e soprattutto delle decisioni/situazioni altrui. boh, non lo so. io però sto provando a farlo. e che fatica... ma c'è anche qualche piccola-grande soddisfazione! ;)

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