mercoledì 15 giugno 2011

Under Pressure

Chissà perchè non sono ancora capace di godemi le cose belle. Chissà perchè su un milione di cose positive e mezza negativa focalizzo la mia attenzione proprio su quella.
Forse è volontà di mettere le mani avanti, forse c'è una vocina flebile dentro che mi sta suggerendo di fare attenzione, di non andare sempre e soltanto a ruota libera, che ormai sono alla soglia dei 32 anni e dovrei saperlo bene come sono fatti gli uomini. Soprattutto quelli che chiamo merda dal primo giorno in cui li ho conosciuti.
Che ci sono ancora tanti punti interrogativi a cui vorrei dar risposta, ma le risposte non ce l'ho.
Che la prospettiva di non andare dal tipo losco mi alletta e non poco, e ogni sua piccola mancanza o disattenzione diventa un grosso pretesto per mandarlo a quel paese. Invece so che devo farlo.
Non per lui, per me stessa.
Per affrontare la realtà per quella che sarà, per imparare a dire quello che penso e a chiedere quello che voglio, per riuscire a lasciarmi alle spalle le cose che, dopo attenta verifica, so che non mi farebbero bene.
La paura inibisce sempre, è un freno potente che vorrei togliere.
E' che qualche volta sarebbe bello poter sognare e BASTA, senza chiedersi sempre e comunque dove sta il trucco (per non dire l'inculata).

2 commenti:

  1. Tesoro, brava, fallo per te stessa. E' un training fondamentale. Poi ci si sente meno impaurite di fronte a certe cose della vita.

    Stesso mio percorso e devo dire che un pò di risultati positivi ho cominicato a scorgerli...
    Bacio virulento...

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  2. Ti capisco benissimo. Qui di dice "chi ha il pane non ha i denti, chi ha i denti non ha il pane" è sempre questione di prospettive, niente di più.
    Un saluto

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