Cara Luna, mi dicono che quando sei piena si ha la possibilità di rivolgersi a te per esprimere una richiesta.
Allora la mia è questa: vorrei un cerotto sul cuore.
La ferita brutta che lo ha spaccato in due non sanguina più. Ma la cicatrice è visibile, ed è la testimonianza di un lutto, di una brutta caduta, di un vetro di promesse che va in frantumi.
Regna la pace ora, e alla fine va bene così. Sono tornati entusiasmo, sorrisi, progetti e allegria.
Ma un cerotto a coprire quel segno ci vorrebbe. Perchè la cicatrizzazione non è stata indolore, e ha portato via una fiducia che ho scritto di aver perso per sempre, e forse è così, ma ritrovarne una parte forse mi renderebbe meno cinica e (in)sofferente.
Non posso pensare agli altri come capro espiatorio per qualcosa che non li riguarda. O forse sì.
Aiutami a mettere un cerotto proprio lì, come un nuovo inizio, e poi vedremo quello che accadrà.
La luna che vedo dalla mia finestra mi sta dicendo che all'ikea ti ha trovato uno di quei cerotti tutti colorati e con disegnini allegri e simpatici. Di quelli che strappano un sorriso anche se sotto c'è una ferita che ricorda una brutta caduta, uno spavento o un forte dolore. Vedrai che funzioneranno. funzionano sempre, fidati...
RispondiEliminaTi abbraccio darling!!!
vuoi sapere qual è la cosa più ricorrente che mi è stata detta negli ultimi mesi dal 90% di quelli che ho incontrato per svago o lavoro?
RispondiElimina"ma tu non ti fidi neanche un po' di quello che sto dicendo?"
no, non mi fido.
non mi fido più nemmeno della mia immagine nello specchio, che ogni giorno mi riflette in modo diverso e sconosciuto.
mi sono chiesta se passerà, ma ad oggi non è passata.
devo imparare a non lasciare trapelare la mia mancanza di fiducia nel prossimo, il venir meno in modo irreversibile della mia ingenuità ... e si lo so che più che un commento questo potrebbe essere un post, e ti chiedo scusa dell'approfittamento...
è che certe giornate sono difficili da farsi scivolare addosso e la rabbia sale in gola inutilmente, fino a scivolare sui tasti del computer.
che se non posso urlare, stasera, nè prendermela faccia a faccia con qualcuno, meglio scrivere... :(
la fiducia che sappiamo riporre negli altri è lo specchio della fiducia che abbiamo in noi di noi.
RispondiEliminaI cerotti...io sono per la cicatrice scoperta. Siamo senza pelle.
le cicatrici non si nascondono. Si mostrano, si fanno vedere. Non è un'umiliazione ma una premessa: io non ho più fiducia per via di questa cicatrice, tu dimostrami che posso ritrovarla. Nessuno è invulnerabile, mostrare le nostre debolezze ci aiuta a trovare chi è in grado di comprenderle e amarle.
RispondiEliminaquoto alessandra, dalla prima all'ultima parola.. ma credo di capire quello che vuoi dire.
RispondiEliminaCome ti capisco. Io ho ancora una ferita che sanguina e fa male. Me la tengo lì, mentre cerco disperatamente di concentrarmi su altro, di dare la possibilità ad un'altra persona di farmi guarire. Ma credo che finirò come la tua collega settantenne che hai scritto nel post precedente. E sia chiaro, non la reputo una brutta fine. Soltanto un epilogo senza sofferenze.
RispondiEliminaTi volevo dire che nel mio ultimo post ho citato il tuo post precedente e riportato alcune righe che ritenevo significative ad esprimere il discorso che stavo facendo. È una riflessione sul tema che hai affrontato nel post precedente.
RispondiElimina@wally: li voglio assolutamente! Grazie :-)
RispondiElimina@chiaraluz: scrivi pure quanto vuoi, puoi occupare tutto lo spazio che vuoi..fiducia..come riuscire a fidarsi? Mah..
@kirse: Eppure mi ritengo una persone affidabile. Nelle cose importanti (almeno)sono coerente, mentre per tanti sembra che i loro gesti, comportamenti o parole non abbiano conseguenze sugli altri. Poi x le cicatrici ok, niente cerotto, ma era solo per proteggere ancora un po' questo dolore non del tutto sopito. Bacio.
@ale: vero. forse però non sono ancora pronta a mostrare la mia cicatrice, forse non è ancora completamente guarita. Il cerotto servirebbe a questo, almeno per un po' ancora. Bentornata dalla tua super vacanza!
@pimpi: ecco sì, volevo dire quello che ho scritto qui sopra :-)
@Marissa: benvenuta:-) grazie per il avermi citata,è un onore. Io non so cosa mi accadrà, nemmeno mi interessa saperlo, non so cosa sia giusto e cosa no, non sono nemmeno sicura che la rinuncia all'amore sia del tutto indolore. Magari non fa male come le nostre ferite, ma la vedo comunque una scelta velata di tristezza. Ma forse no, chissà.
quoto ale. ma con i tuoi tempi. mica subito e di corsa. le cicatrici io le ho ancora addosso e ogni tanto ricadono ancora sul povero marito.. ma sono parte di me ormai piccoli aspetti del mio modo di essere. datti il tempo giusto e vedrai che i cerottini colorati piaceranno pure un sacco!
RispondiElimina@giorgia: grazie, come sempre dolce e saggia. un abbraccio
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